Secondo album per la giovane formazione barese degli Hora Prima, già vincitrice di contest in Italia, e lo scorso anno sul palco del Veruno Festival.
Anche questo è un concept album con sei lunghi brani ed una bonus track che prevede la loro rivisitazione di un brano storico dei New Trolls "Le Roi Soleil".
La musica prende ispirazione dai grandi gruppi italiani (Pfm, New Trolls, Orme su tutti) ma con il piglio e la modernità del suono di oggi.
L'album si focalizza su alcune riflessioni in merito al rapporto tra l'essere umano e la tecnica (intelligenza artificiale e l’ingerenza delle “macchine” a sostituzione del lavoro creativo), sul rapporto tra l’essere umano e la religione, spiritualità, credenze e miti della modernità, sul ritorno alle radici umane, alla verità biologica, al rapporto con il corpo e la sua intelligenza, al sentire essendo presenti a se stessi, consapevoli, eradicando l’illusorietà dei costrutti sociali e della “catena di montaggio”, baluardo consumistico a garanzia di “un’esistenza da scaffale”.
Un grande album fresco e frizzante come i ragazzi del gruppo...