L'album di debutto di Jem Tayle (Shelleyan Orphan) e Boris Williams (The Cure)
Age of Loneliness è l'album di debutto del magico ibrido funky che è Vamberator: la più recente collaborazione tra i membri sopravvissuti degli Shelleyan Orphan, Jemaur Tayle e Boris Williams (anche lui dei Cure), dopo la prematura scomparsa della loro compagna di lunga data, Caroline Crawley. Quest’anno, Jem Tayle ha descritto alla stampa la sua transizione e quella di Boris da Shelleyan Orphan a Vamberator:
"Dopo la scomparsa di Caroline, mi è stata offerta la possibilità di realizzare un album da solista. Avevo scritto a intermittenza, senza un obiettivo preciso, e non avere nessuno con cui confrontarmi era una novità per me. Boris è un membro della famiglia e abbiamo suonato insieme agli Shelleyan Orphan dal vivo e in studio, a intermittenza, per anni, quindi è stato molto naturale per noi lavorare a questo album insieme. Sono estremamente fortunato ad avere un batterista del suo calibro che scandisce i ritmi di questo album."
Questo stretto rapporto risale a quando Jemaur Tayle e Caroline Crawley stavano registrando il secondo album degli Shelleyan Orphan, Century Flower (1989), per la leggendaria etichetta indipendente Rough Trade, con il produttore David M. Allen. Nello stesso periodo, Boris Williams stava registrando con i Cure il loro album fondamentale, Disintegration, sempre con Dave Allen come produttore. I Cure diventarono fan di Shelleyan Orphan, tanto che Robert Smith invitò ad unirsi ai Cure in tournée. Le due band divennero grandi amiche durante il successivo Prayer Tour, il cui spettacolo finale si concluse con Shelleyan Orphan che si unì ai Cure sul palco per il lungo finale improvvisato, "Forever". Sia Boris che il chitarrista dei Cure Pearl (nata Porl) Thompson hanno continuato a suonare nel terzo album degli Shelleyan Orphan, Humroot (1992), prima che gli Shelleyan Orphan si chiudessero definitivamente come band valida, insieme all'etichetta Rough Trade. A sua volta, Boris lasciò i Cure nel 1994 e con Caroline formò una nuova band, i Babacar, nella quale figuravano anche Pearl Thompson e il bassista degli Shelleyan Orphan, Roberto Soave. Presto si unirono al progetto Jem Tayle e, dopo la partenza di Thompson, Rob Steen, pubblicando l'album Babacar nel 1998. Jem, Caroline e Boris rimasero amici intimi e una famiglia da allora, riunendosi come Shelleyan Orphan per il loro ultimo album, We Have Everything We Need (2008). Purtroppo, tuttavia, a seguito di una lunga malattia, Caroline Crawley è mancata nel 2016. Pochi giorni dopo, durante un tour a Helsinki, i Cure hanno dedicato "Last Dance" a Caroline.
Fin dalle prime registrazioni degli Shelleyan Orphan, intorno al 1984, Jem Tayle è noto per i suoi arrangiamenti innovativi e sofisticati. Vamberator prosegue questa tradizione, intraprendendo al contempo nuove e inedite direzioni stilistiche con Age of Loneliness. Jem e Boris sono affiancati nell'album da una serie di artisti e strumentisti, con Jem nel ruolo centrale di cantautore, bandleader e polistrumentista, che esegue voci soliste, chitarre, basso, banjo, pianoforte, sintetizzatori e qualsiasi altra cosa le canzoni possano chiamare per. Le canzoni sono guidate e tenute insieme dalla batteria e dalle percussioni altamente musicali, varie ed elegantemente sobrie di Boris Williams.
Al basso si dividono Jem Tayle, il collaboratore degli Shelleyan Orphan Charlie Jones (anche lui dei Goldfrapp e dei The Cult, e in precedenza di Robert Plant / Page & Plant, Siouxsie Sioux e altri) e il capo dell'etichetta Unifaun Productions, Max Marchini. L'album sfrutta appieno i sontuosi arrangiamenti per archi e fiati di Tayle, eseguiti dall'Archimia String Quartet italiano e da Joe Northwood (sassofono tenore), Joe Bentley (tromba), e Pete Johnson e Angelo Conti (entrambi al trombone); mentre l'oboe di Luca Etzi e il sitar di Rebecca Magri fanno anch'essi una bella figura. Le canzoni sono arricchite dai cori ricchi e pieni di sentimento di Jo Nye, e i toni dolci della compagna di etichetta della Unifaun Productions, Annie Barbazza. La parola parlata è pronunciata sia da Ola Kot che dalla fondatrice dell'etichetta Rocket Girl, Vinita Joshi; mentre sia la voce parlata che quella cantata sono della figlioccia di Jem e Boris, Inky Crawley, figlia di Caroline.