Dopo la splendida coppia di raccolte con testi da poeti romantici inglesi i Monjoie tornano alla scrittura in italiano con questo album che porta in sé le tante influenze – folk, wave declinata dream-dark, prog – ormai parte naturale del bagaglio dei cinque sperimentati musicisti, e si sottrae senz’altro ad una collocazione precisa.
Decine gli strumenti utilizzati (violino e chalumeau ospiti in due brani) in levigata armonia per 10 canzoni che conducono dall’atmosferica elucubrazione, alla visione, all’immediato appeal melodico.
Gli spazi creati da ritmiche e misurate tessiture sono abitati dal canto che, enfatico ma altrettanto sorvegliato, malinconicamente
rimpiange un luogo del prima ma forse per la prima volta con la ottimistica fede in un oltre – la memoria? L’essere? Il sogno? Incroci dell’esistenza? – dove tutto torna per consolarci, per farci compagnia. Non si può urlare alla stessa cascata ... cade la cenere dal mondo ... ma esiste un sorriso universale ... il circo torna in paese ... Ok, molti amici non potranno venire... Ok, ci saranno i desideri dei figli. E ci stupiremo ancora. (Marco Tosi)
1) CANTO DEI DUE VOLI
2) FEBBRE
3) LIMBO
4) SCIAME
5) SPECCHI
6) VENTO
7) ECO
8) CIRCO
9) DOGMA
10) CAINO
Alessandro Brocchi : Voce, Chitarra Classica, Elettrica, Tampura, Tastiera
Valter Rosa : Chitarra Elettrica, Acustica, 12 Corde, Bouzuki
Davide Baglietto : Wurlitzer, Piano Rhodes, Arp Odyssey, MiniMoog,
Low Whistles, Musettes, Scacciapensieri
Alessandro Mazzitelli : Basso, Prophet 5, Eminent Solina, Minimoog, Organo,
Hammered Dulcimer, Glockenspiel, Chitarra Elettrica
Leonardo Saracino : Batteria e Percussioni
Fabio Biale : Violino in “Dogma”
Edmondo Romano : Chalumeau in “Caino”
Parole e Musiche : Alessandro Brocchi / Arrangiamenti : Monjoie / Grafica : John Francis Dooley
Registrato e Missato da Alessandro Mazzitelli al Mazzifactory Studio di Toirano (Sv) Ita 2022