Circa due anni fa, Inglese e Nannetti pubblicarono il loro primo album insieme. 
Erano le canzoni di una vita incise in “Lavorare per distrarsi”. 
A sessant'anni suonati non si comincia una nuova professione ma si tirano le fila di quello che si è fatto fino ad allora. 
Ci hanno preso gusto ed ecco il nuovo lavoro: “L'arte di arrangiarsi”.
 
Tredici canzoni, alcune messe a punto su idee di gioventù e altre nuove di zecca. 
Un lavoro artigianale costruito giorno per giorno attraverso un dialogo a distanza tra Pistoia e Bologna. 
Un serrato scambio di file audio, decine di versioni della stessa canzone di volta in volta montate, smontate e rifatte ancora sino alla definitiva. 
I riferimenti musicali sono espliciti: la canzone d'autore italiana, francese, americana del nord e latina; la tradizione popolare (italiana e irlandese soprattutto) e qualche reminiscenza progressive.
I testi sono racconti personali delle proprie esperienze arricchiti da qualche rilettura di poeti come Dylan e Pazienza. 
Importante il contributo di amici strumentisti alla chitarra, al violoncello, alle percussioni e ai fiati che hanno colorato un sound quasi totalmente acustico.
GABRIELE INGLESE: voce, chitarre, tastiere, arpa, clarinetto, flauti 
PAOLO NANNETTI: voce, basso, organetto, tastiere 
ALBERTO CELOMMI: chitarre, basso 
GIOVANNI INGLESE: violoncello
GIULIO SOLDATI: tromba
RAFFAELE FERRO: percussioni 
CLAIDE MAGRINI: percussioni 
ROBERTO OLMI: sax 
ORIO CENACCHI: percussioni