E’stato pubblicato nel gennaio del 2018 il libro di Giuseppe Scaravilli ‘Jethro Tull, 1968-1978’ (Europa Edizioni). Racconta la storia dei Jethro Tull anno per anno, dal 1968 al 1978. Più un'ampia appendice che va dal 1979 ad oggi, celebrando dunque i 50 anni della band. Ogni capitolo prende il titolo dal disco e dall'anno del quale si occupa: per es. This Was, 1968, Stand Up, 1969, ecc. Non vengono tralasciati Living in the Past, le registrazioni francesi "abortite" del 1972 e Bursting Out, benché non si tratti di lavori facenti parte della discografia nel senso proprio del termine. Dunque ogni capitolo non parla solo del disco (o dei dischi) pubblicati in quell'anno specifico, ma anche delle tournée, degli aneddoti, della scaletta dei concerti, del cambiamento delle formazioni , degli abiti di scena, ecc. Sono trattati inoltre i filmati e le apparizioni televisive esistenti e le successive versioni remix di Steven Wilson. La scrittura risulta comunque scorrevole e curata nella forma, raccontando la storia con dettagli precisi anche nelle date, ma cercando di risultare piacevole e non troppo pedante. Non esistono in Italia molti libri dedicati ai Tull, e il lavoro in questione cerca di colmare questa lacuna. Come scrive in prefazione Giuseppe Scaravilli, è il libro "che io stesso avrei sognato di vedere sugli scaffali di una libreria". L'approccio è sia quello dello storico che quello del musicista, e mette a frutto decenni di passione, ascolti (anche di bootleg) e letture varie in materia Jethro Tull, senza dimenticare un punto di vista personale. Molte belle le foto (restaurate per una migliore qualità) corredano il lavoro, con un inserto centrale, più altre immagini non a tutti note. Credo proprio che sia una avvincente (ed esaustiva) lettura sia per chi conosce già bene questo gruppo, sia per chi vuole saperne di più.