A 10 anni dal secondo lavoro in studio torna il progetto ZAAL di Agostino Macor (la Maschera di Cera, Finisterre, Blunepal, Rohmer, Ombra della Sera, the Chanfrughen….) confezionando un disco strumentale che arricchisce il jazz-rock “cameristico” dei primi due lavori con nuove –inaspettate- atmosfere World accanto a contaminazioni elettriche, ambient, downtempo ed oasi acustiche. Un concept album per raccontare il rapporto uomo/macchina, indagare la natura come macchina perfetta e l’umanità delle macchine riflettendo su passato e futuro di natura ed artificium. In campo numerosi strumentisti per dare forma ad un caleidoscopio di sonorità diverse, tese a sottolineare la complessità delle macchine e delle “meccaniche naturali”: il sitar di Emanuele Ysmail Miletti, gli archi di Sergio Caputo (violino) Paolo Furio Marasso (Contrabbasso) e Melissa del Lucchese (Violoncello), i fiati di Francesco Mascardi (sax) e Roberto Nappi Calcagno (tromba), il flauto di Andrea Monetti e le percussioni di Alessandro Quattrino. A tessere le trame dei brani il rhodes, il pianoforte ed i sintetizzatori del leader Agostino Macor -anche a organo e mandolino- e le preziose ospitate di Edmondo Romano (legni e fiati), Mau di Tollo e Federico Branca (batteria). Registrato in presa diretta durante lunghe sessioni collettive, il disco fotografa un bizzarro laboratorio dove riescono a convivere rock, jazz, world, prog, cameristica, ambient, strumenti acustici, elettrici ed elettronica in un meltin pot senza tempo né spazio.
Tracklist:
Meccanica Naturale
Revéil (Post Big Bang)
Presences
Broken Arm Impromptu
Homo Habilis
Jaime S*mmers
Instruments
Revéil (together project)
+Android Void (ghost track)