Call me: it’s chemical…Il progetto del gruppo ‘Codice C’, creato da Gianluca Capitani
(Steve Vai, Goblin Rebirth, ecc.) e Danilo Cherni (Venditti, Goblin
Rebirth, Fluido Rosa), due tra i più importanti musicisti, compositori e session men del
panorama musicale italiano, nasce senza la ossessionante ricerca di un ‘concept’ ma,
complici i numerosi ospiti di rilievo (Fabio Pignatelli, Giacomo Anselmi, Andrea Casali,
Claudio Corvini, David Pieralisi, Marco Caudai, Maurizio Perfetto, Adriano Lo Giudice,
Giulia Stefani, Greta Di Iacovo, Damiano Borgi, Frank Corigliano, Frank Marino, Gianluca
Mastrangelo, Marco Dea. Daniele Marcelli, Emanuel Elisei, Francesco Marquez) si ritrova
ad affrontare, con leggerezza e sarcasmo, il tema della più ancestrale paura dell’Uomo, la
morte, attraverso la razionale follia della consapevolezza e dell’inevitabile.
La morte che però si presenta nelle sue vesti migliori pare: semplicemente avvolta in
danzanti vesti e illuminata dalle calde luci del tramonto in ‘One in a lifetime’, uno dei
capolavori alla’ Whitesnake style’ o pulita e fresca in ‘One day more’, un altro caposaldo del
concept, che catapulta l’ascoltatore in atmosfere da grandi e calde esibizioni corali.
Altri pezzi degni di nota (ma tutto il lavoro lo è) sono ‘H2O’ (utilizzo controllato di calde
voci femminili e la fusione discreta ed elegante di sonorità tipiche del jazz) e la magnifica
‘The core’, un viaggio sensoriale nello spazio e nel tempo, in un pianeta a noi sconosciuto,
misterioso e affascinante. Il susseguirsi di atmosfere rarefatte alternate a momenti di pura
energia, tra tempi dispari e melodie oniriche, confezionate in un contesto dove si fondono
materia e spirito che rendono l’album un piccolo Cameo, un gioiellino da inserire nella
propria libreria.
In ‘Codice C’ ritroviamo sonorità a noi tutti care: Rush, Yes, Whitesnake, Cairo, Pentagle,
fusi in un unico obiettivo: ‘it’s chemical’ (Chemical, un altro dei pezzi maniacalmente
precisi e perfetti contenuti in un album da coast to coast) qualsiasi sia il significato che
all’esclamazione si desideri dare…
Margot, 22.10.2020