"Mi piace pensare ai brani strumentali (o più in generale senza testo) come a dei racconti sonori. Sono i prodotti di un’arte astratta, in cui tutta la suggestione dell’esperienza d’ascolto deriva semplicemente da una successione di suoni: non ci sono né immagini, né parole, per cui sono le note a dover raccontare una storia. Credo che quest’ultimo aspetto debba essere al centro del processo creativo, così da non incorrere nel rischio di realizzare dei prodotti puramente estetici che non hanno nulla da raccontare e che, dunque, non trasmettono emozioni.

In quest’album ho provato a narrare delle storie utilizzando il solo pianoforte."

Un album fondamentale e che raggiunge spesso il fondo del nostro cuore…