Gli Aufklärung sono un gruppo new- progressive di Brindisi nato nel 1990 dalla fusione di 2 locali band.
Dopo i primi anni di esperimenti e di assestamenti, dovuti ad alcuni cambi di formazione, si chiusero in sala prove tra il 1992 e il 1993 per completare la scrittura dei 5 brani con i quali realizzarono la loro prima demo nell'aprile del 1994, brani che successivamente faranno parte del loro primo album.
Dal 29 marzo al 16 aprile 1994 gli Aufklärung si recarono nello studio del compianto Sergio Taglioni a Cascina (PI) per la registrazione del disco “De la Tempesta l’Oscuro Piacere”.
De la tempesta l'oscuro piacere uscì poco dopo; l'album ebbe un ottimo successo in termini di vendite e fu molto ben recensito in tutto il mondo, tanto da essere tutt'ora considerato un album di riferimento del new-prog italiano degli anni '90.
Tra il 1997 e il 1998 il gruppo riprese a scrivere pezzi propri e realizzò una demo mai pubblicata, contenente però alcune idee riprese nel nuovo album del 2025.
Nel 2020, in piena pandemia da COVID Michele Martello e Marco Mancarella decisero di rifondare il gruppo.
Il metodo di lavoro è stato lentamente partorito e testato nei mesi, partendo dal lavorare su vecchie idee musicali; i brani, che fanno parte del disco “Nell’idea di un tempo che”, mantengono in parte gli stilemi dei vecchi Aufklärung, ma risentono molto del differente mix compositivo, in termini di “menti pensanti”, rispetto ai brani di “De la Tempesta l’Oscuro Piacere”.
In questo album Michele e Marco sono riusciti ad esprimere pienamente tutto il loro potenziale musicale/compositivo; inoltre, un'altra differenza molto netta, che può risaltare dal primo ascolto, è il cantato in italiano, scelta chiara e molto desiderata dal nuovo corso.
Questo importante step è stato possibile grazie all’ingresso nel gruppo di Michele De Luca; infatti, il gruppo, si è trovato nelle mani 4 brani/suite che però soffrivano il fatto di non avere un cantato che ne potesse esaltare le potenzialità in essi insite.
I 4 brani di “Nell’idea di un tempo che”, in sé costituiscono una sorta di concept album e vogliono essere un viaggio in alcuni stati d’animo dell'essere umano.
L'album affonda inevitabilmente le proprie radici nel passato.
Michele Martello e Marco Mancarella, membri fondatori e unici superstiti della formazione che incise l'album del 1995, rappresentano la " cerniera" tra il vecchio e il nuovo corso del gruppo, che ha ritrovato nuova linfa grazie all'apporto e alle preziose idee di Dante Di Giorgio e Michele De Luca.
L'auspicio è di ripetere i successi del primo album e di levarsi qualche bella soddisfazione live nei contesti che il prog italiano merita.