Scelto da Greg Lake quale arrangiatore e pianista per i suoi progetti più recenti, per farvi immaginare la statura del musicista di cui stiamo recensendo l’album, Max Repetti pubblica una raccolta di composizioni originali, sospese in un sincretico linguaggio che dalla evidente formazione classica, spazia nel jazz più raffinato ed europeo, con intense suggestioni progressive.
Infatti l’influenza del compianto Keith Emerson è evidente sia a livello compositivo che a livello di intenzione e tocco esecutivo e pervade la maggior parte delle composizioni anche se “The Corner” potrebbe essere una settima moglie di Enrico VIII, a dimostrare che le ottime letture di Repetti non dimenticano anche il grande Wakeman, tra gli ispiratori.
Molte delle musiche di questo riuscito album sono ballad in stile emersoniano, dove il senso lirico e le armonie mai banali e intriganti offrono diversi livelli di lettura.
Sentiremo parlare presto ancora di Max, a cominciare dall’imminente uscita dell’ album “Moonchild”, prodotto da Greg Lake stesso per la sua Manticore, realizzato in coppia con la pupilla di ELP Annie Barbazza alla voce e registrato, come questo, ai mitici studi Elfo.
Tornando a questo riuscitissimo Pictures of Life, si tratta di uno di quegli album che si rimettono da capo una volta finito di ascoltarli, che entusiasmerà sia gli amanti dei dischi di solo piano in stile ECM sia i cultori del progressive più colto e raffinato.