Il progetto Nodo Gordiano giunge alla realizzazione del suo sesto album H.E.X. nel segno della continuità e della trasformazione. Ispirato dai contenuti senza tempo del Libro dei Mutamenti, il lavoro, interamente strumentale, si compone di due suite ad opera di Andrea De Luca e Davide Guidoni, coadiuvati dai sax eclettici di Filippo Brilli.
La prima suite, un racconto sonoro dell’esagramma 32, descrive il concetto di durata attraverso l’impiego diffuso di arpeggiatori, al fine di decomporre in successioni di eventi individuali le strutture armoniche verticali, la presenza di numerose sezioni in poliritmia e l’apparizione di sottofondi naturali di flusso (acqua e vento), così da raffigurare la complessità e la sincronicità delle dinamiche esistenziali, sospese tra durata, frammento, contrasto e contemporaneità.
La seconda suite, espressione dell’esagramma 44, riproduce nei suoi vari momenti l’esperienza dell’incontro e della relazione, dall’approssimarsi remoto ed inconsapevole, alla comunicazione ed al contatto, ricreando il flusso delle energie emotive e vitali connesse all’esperienza dell’altro. Nella seconda parte si apre alla dimensione della prospettiva temporale e dell’illusione panica, caratterizzata dal trasporto in una dimensione collettiva onirica ed immemore, nella quale, alla fine, l’esperienza individuale si frantuma e viene riassorbita.
L’impiego dei sax cerca di riprodurre nella prima suite il fattore irrazionale, apparentemente decontestualizzato dallo svolgersi delle geometrie sonore, ma che invece ne determina lo sviluppo e l’evoluzione. Diversi invece i colori dei sax nella seconda suite, nella quale acquistano valore dialogico e stabiliscono un ponte tra l’ascoltatore e l’esperienza narrata.
Con questo lavoro i Nodo Gordiano provano a condensare e a spingere agli estremi le caratteristiche stilistiche ed espressive dei cinque album precedenti, proponendo un lavoro che apre nuove prospettive nella futura attività creativa.