Dopo l’uscita del primo singolo realizzato con il supporto di Puglia Sound e Teatro Pubblico Pugliese, questi ragazzi pugliesi dediti al rock progressivo, si presentano nel panorama musicale con un esordio che li pone tra le band più promettenti del panorama rock italiano. D’un fuoco rapito, d’un giovane uomo, di un amore insensato, è stato pubblicato per la Falena Records, oggi distribuito in esclusiva da Maracash Records, ed il fatto che il nome della band è stato preso dalla mitologia greca fa già presagire le concettualità che animano questo esordio, fatto di un bel progressive con alcuni passaggi contaminati da jazz e funky. La loro è una dimostrazione di raggiunta maturità con idee compositive, anche molto personali, ma che si rifanno ai grandi gruppi progressive che negli anni settanta hanno coniato il made in Italy; da questi, infatti, i Prometheo hanno carpito l’idea di fondo progressive per coniare un proprio sound che già nel brano di apertura si presenta in tutta la sua completezza. Infatti, Prothós è un vero e proprio biglietto da visita per i Prometheo n pezzo che già ricorda quel rock italico di cui parlavamo prima, dove gli stili, fondendosi, danno vita ad un rock basilare e che contraddistinguono la band pugliese. Basta a ciò ricordare i tocchi di hammond di Andrea Siano che richiamano fortemente qui fraseggi fondamentali che, anni fa abbiamo riscontrato ad esempio in E’ Festa della P.F.M. E sembra proprio che i Prometheo abbiano, quali loro principali ispiratori, proprio la Premiata che non è più quella degli esordi ed anni a seguire, fino a Jet Lag forse. Con Il Ratto Del Fuoco si torna indietro agli albori del teatro rock dei quali gli interpreti principali, almeno qui in Italia furono gli Osanna (Palepoli). Infatti proprio tutti questi riferimenti musicali sono contenuti in questo pezzo capace di passare da ritmiche sostenute a cambi che proprio della band partenopea hanno molto. E la napoletaneità rock dei suoni in questo pezzo contiene, a conclusione, una bella chitarra solista, quella di Alessandro Memmi. Fuga è il pezzo giusto ad interrompere l’ondata di rock, un brano della sola durata di 1.38, quasi fosse quel Passaggio al clavicembalo del Banco contenuto in Banco Del Mutuo Soccorso. E così dopo la quiete ritorna la tempesta musicale di Canto I che è davvero dirompente con il suo rock, quello che non ci si stanca mai di ascoltare, perché frutto di una compattezza della band e di un comune modo di intendere la musica. I Prometheo sanno quel che vogliono, ed oltre a mantenere alto lo scettro del progressive rock, sono, secondo il nostro modesto parere, una delle migliori band del panorama musicale pugliese, e non solo quello. E così i Prometheo pubblicano questo disco che dimostra come la creatività pugliese sia diventato un marchio. Un disco da avere.
Tracklist:
1. Prothos (5:13)
2. Il Ratto Del Fuoco (6:05)
3. Fuga (1:38)
4. Canto I (4:04)
5. Una Prigione D'aria (8:28)
6. La Guerra Dei Titani (7:36)
7. Quel Che Vide La Rupe (5:37)
8. Canto II (2:56)
9. Il Segreto (9:42)
10. Eschatos (5:10)
Total Time 56:29
Line-up:
Alessandro Memmi - Vocals, Guitar
Andrea Tarquilio - Vocals
Andrea Siano - Piano, Synth, Hammond
Andrea Maddaloni - Bass
Alessandro Cellamare - Drums