“Un viaggio sonoro nell’infinitamente piccolo”
Ultraminimal – Piano essence è il nuovo album della pianista e compositrice Alessandra Celletti.
Definita “il più bel segreto della musica italiana” (Gigi Razete - La Repubblica) la Celletti ha in realtà al suo attivo ltre 20 album discografici con etichette inglesi e americane, concerti in tutto il mondo e milioni di ascolti su spotify. Diplomata al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, parte da un background classico, ma la sua inclinazione a sperimentare ha ampliato le sue esperienze con incursioni nel rock, nell’avanguardia e nella musica elettronica. Ha collaborato con numerosi artisti italiani (da Gianni Maroccolo a Claudio Rocchi, Marlene Kuntz e Franco Battiato) e internazionali (tra cui Hans Joachim Roedelius pioniere della musica elettronica tedesca con Brian Eno e i Cluster).
In “Minimal” (precedente album della Celletti) la musicista romana si cimentava con un repertorio a lei molto caro, mettendo insieme proprie composizioni e autori che lei stessa considera suoi importanti riferimenti: Erik Satie, Arvo Part, John Cage, Philip Glass.
“Amo questi autori perché ricercano l’essenza del suono utilizzando gli elementi essenziali di armonia, melodia e ritmo e depurando la musica da ogni elemento superfluo. In Ultraminimal ho cercato di spingermi in questa direzione tentando qualcosa di estremo: prendere ogni singola nota del mio pianoforte e trattare ogni suono come fosse il prezioso elemento di un processo alchemico. Ultraminimal è il mio viaggio sonoro nell’infinitamente piccolo per tradurre in suoni le risonanze interiori. Questo album è una scommessa, o forse un vero e proprio azzardo. Mi
piace muovermi nel mondo e nell’arte pensando che tanto non ho niente da perdere...L’unica cosa che voglio difendere è il mio desiderio di cercare. Tra il deserto e le stelle c’è un suono invisibile. Senza punti di riferimento”.
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