LIVIO CRAVERO: chitarre, basso e synth
FRANCESCO PREVIOTTO: batteria e percussioni
Genre:Progressive/Psichedelica/Sperimentale
Hometown:Bra, Italy
Influences:Progressive rock, psychedelic rock, blues, jazz, ambient and electronic music, nature, feelings and emotions, trips..
Il progetto Colster nasce come sfogo della creatività dei due musicisti Livio Cravero e Francesco Previotto, che intendono trasferire in musica le loro esperienze, senza schemi e regole, lasciando grande spazio alla parte strumentale e allo stesso tempo offrendo all'ascoltatore la possibilità di interpretare e usare l'immaginazione. Registrato a cavallo tra il 2008 e il 2009, l'album è il risultato delle sensazioni che i viaggi in Europa, America e Asia hanno lasciato nell'amino dei compositori. I Colsters inoltre credono nell'accostamento di musica e immagine in modo quasi sinestetico: infatti hanno personalmente elaborato ogni singola immagine illustrata nel booklet e nella sorprendente traccia video presente nel digipack.
Dalla recensione di Arlequins:
"il suono compatto e sofisticato del disco si orienta verso un rock multiforme e piacevolmente psichedelico, che spazia nel giro di cinquanta minuti dalle torride e visionarie atmosfere blues-oriented, con qualche richiamo, probabilmente involontario, al David Torn più blueseggiante e roots, con agganci più espliciti a David Gilmour, Jeff Beck... e direi anche Steven Wilson, alle sincopate ed inquiete progressioni chitarristiche alla Robert Fripp e Trey Gunn, con un intelligente utilizzo dei synth a fare da contorno e sfondo, con tanto di mellotron ed organo (verosimilmente emulato) nei momenti più tipicamente seventies. Un umore malinconico e crepuscolare pervade l'intero disco, salvo nei momenti in cui si distingue nettamente un'intensa tensione spirituale ed una visionarietà che si esprime forse proprio nei brani più dilatati e riflessivi... in generale l'approccio dei Colster è alquanto posato e rilassato, a dispetto dei momenti più "frippiani", e nonostante questo sia un disco strumentale quasi del tutto incentrato sulla chitarra elettrica, Livio Cravero dosa i suoi assoli di chitarra con grande equilibrio e gusto, privilegiando l'atmosfera e l'emozione piuttosto che il gesto virtuosistico. I Colster hanno dunque realizzato un disco che brilla per intensità e forza espressiva..."