L’album d’esordio degli Euthymia, L’ultima illusione, è un’opera rock che
fonde la migliore tradizione del rock progressivo alla dimensione teatrale e
letteraria. Echi di Pink Floyd, The Trip, Emerson Lake & Palmer, Arti e Mestieri,
Kansas e King Crimson ritornano in una storia arcana e misteriosa, di marcata
suggestione shakespeariana. La formazione della band – il classico ensemble
voce, tastiera, basso e batteria - evoca il sound progressive anni Settanta
italiano e straniero, senza però perdere di vista il presente e le nuove
tecnologie. L’ultima illusione è infatti un tripudio di mini moog e sintetizzatori,
intrecci vocali e parti recitate, cambi di tempo, vorticose linee di basso e
batteria e un velo di elettronica ad amalgamare ed impreziosire il tutto.
Il disco si compone di un’ouverture strumentale - in cui trovano spazio i temi
presenti all’interno dell’opera - e sei atti (illusione, paura, disperazione, rifiuto,
tradimento, morte), ciascuno dei quali rappresenta il relativo stato di
avanzamento della storia narrata.
Illusione: in questa prima parte della vicenda, il giovane protagonista vive
nell’illusione di un amore che crede saldo, sincero, inattaccabile.
Paura: la positività e le certezze dell’inizio cominciano ad incrinarsi. Il protagonista
incontra un solitario sconosciuto che insinua nel ragazzo l’ombra del dubbio,
mostrandogli quanto ciò in cui egli crede non sia in realtà altro che una menzogna.
Disperazione: l’atto centrale de L’ultima illusione è il più dinamico, sia dal punto di
vista testuale che musicale. Il diabolico sconosciuto incanta il protagonista con
trucchi, visioni e prodigi cercando di conquistarne il volere con l’inganno.
Rifiuto: la tentazione diviene forte, apparentemente irresistibile. Il ragazzo sceglie
però di rimanere fermo sulla propria posizione, ostentando la purezza dell’amore che
lo lega alla sua fidanzata e illudendosi che lei ricambi i suoi stessi sentimenti.
Tradimento: questa sezione dell’opera è incentrata sulla figura della ragazza, la
quale, nel silenzio della propria camera da letto, riceve la visita del demoniaco
tentatore e cede alle sue lusinghe barattando tesori e ricchezze con l’anima del suo
fidanzato.
Morte: l’ultimo atto si apre con la disfatta del ragazzo, tradito da colei che amava e
vittima della propria cieca determinazione.
La copertina gioca un ruolo fondamentale all’interno dell’opera. L’artista
torinese Fernanda Tartaglino, seguendo i punti nevralgici della storia narrata e
gli stati d’animo dei personaggi, è riuscita infatti sia nel difficile intento di
trasferire su tela la propria visionaria idea di disperazione sia nel congiungere
idealmente i tre piani fondamentali su cui si regge la struttura de L’ultima
illusione: ovvero musica, letteratura e teatro.
Le sonorità si rifanno prevalentemente al filone Progressive rock di matrice inglese (King Crimson, ELP, Genesis, Pink Floyd) e italiana (PFM, Banco del mutuo soccorso, Arti e Mestieri, Trip).
Alan Brunetta batteria, musiche, arrangiamenti -
Umberto Poli testi -
Dario Mecca Aleina tastiere, musiche, arrangiamenti, produzione -
Simone Bellavia basso -
Chiara Raggi voce -
Sax Nicosia voce recitante