Vuoto Pneumatico nasce dall'incontro tra Gianni Venturi & Giacomo Marighelli.
Dopo una serie di serate live svolte nell'improvvisazione di “poesia sonora” hanno deciso di scrivere e registrare un album in studio. Un album che nasce dal carattere teatrale dell'improvvisazione musicale di Giacomo unito alla declamazione poetica di Gianni, ma arricchitosi nel tempo da canzoni cantautorali e brani elettronici: il risultato è rock-poetry.
Si va da canzoni dove la chitarra viene suonata col trapano elettrico (La rete) ad altre dove compaiono cimbali e campane tibetane sopra una base elettronica (Numeri Primi), e poi canzoni suonate con la chitarra acustica (La notte) ed infine brani composti da due canzoni (Ventose Vie, che unisce Urlano le Maree in Norvegia e Bimbo che Ridi). Il tutto scandito dalle poesie viscerali di Gianni Venturi, in stile beat, il quale senza troppi giri di parole sbatte in faccia all'ascoltatore la realtà senza timore di mostrarla per quello che è.
Gianni Venturi e Giacomo Marighelli sono entrambi musicisti: Gianni è il cantante degli Altare Thotemico, conosciuti più all'estero che in Italia ma che nell'ambito del prog-jazz-rock italiano hanno già segnato la storia con due album. Giacomo ha composto soundtrack per opere video e spettacoli teatrali, e con lo pseudonimo di Margaret Lee ha già pubblicato tre album i quali hanno riscontrato critiche positive; nell'ultimo album “Margaret Lee presenta: Giacomo Marighelli” (2013) ha avuto l'onore di ospitare Alejandro Jodorowsky, che ha concesso l’uso di una sua poesia registrata (nel brano Perdono).
Vuoto Pneumatico era il titolo di uno spettacolo teatrale della compagnia Teatroscienza di Alex Gezzi, Eugenio Squarcia ed Elena Pavoni. Questo progetto musicale nasce quindi dall''idea di creare un sequel dello spettacolo esportandolo in album.
Hanno collaborato al disco Moreau (lo stesso Eugenio Squarcia), Friedrich Cané, Mario Montalbano e Federico Viola.