E' uscito il nuovo album di Mappe Nootiche: "Cieli Sotterranei - la stanza di Mandelbrot".
Secondo disco in studio per la band lombarda Mappe Nootiche, Cieli Sotterranei è un caleidoscopio di suoni e atmosfere che veleggiano su territori lontani ma benevoli.
Registrato negli studi Electromantic e con la supervisione di Beppe Crovella (Arti & Mestieri), questo nuovo album conferma e rende ancora più dilatate le sonorità già ascoltate durante il buon esordio "Terra".
Cieli Sotterranei è un disco riposato, dreamy, etereo; ai confini con lo space rock, il nuovo album delle Mappe, con le sue ambientazioni sonore si rivolge in primis a tutti gli appassionati di artisti come Pink Floyd, Ash Ra Tempel, Ozric Tentacles, Vangelis, e Mike Oldfield.
Cieli Sotterranei è dedicato alla memoria di Benoit Mandelbrot, matematico noto per i suoi lavori sulla geometria frattale: chiave di lettura per comprendere il significato del sottotitolo del disco, ma al tempo stesso è così che possiamo provare a definire il sound di Mappe Nootiche: musica frattale.
Si apre con Fratelli d'Italia, con un intro marcatamente floydiano e un finale roboante; Ahimsa è un abbraccio, una ballata impreziosita dalla voce del Mahatma Gandhi sullo sfondo a suggellare le atmosfere; si continua con Cieli Sotterranei e dopo 7 minuti di progressione il disco vira su Terra, un approdo, la metafora del riuscire a vedere la terraferma dopo una traversata in mare aperto. Non c'è fretta, e i brani si susseguono con calma: ciò che colpisce è l'ambiente sonoro che viene rappresentato, che porta l'ascoltatore a chiudere gli occhi e ad aprire quelli dell'immaginazione.
Si arriva così a La stanza di Mandelbrot, suite di 20 minuti incentrata su un duetto basso - pianoforte di una certa intensità emotiva e con un finale corale di tutta la band.
Il disco si chiude con una versione reprise di Cieli Sotterranei per un album della durata totale di un’ora di musica progressive rock struggente.