Dal furore della Cometa Rossa alla pace della consapevolezza
interiore, la singolare carriera di Paolo
Tofani copre tutta la dinastia più nobile del rock italiano.
Prima coi Samurai, poi i Califfi e infine, dopo
un ritiro londinese dove lavora per Muff Winwood e
conosce Mike Oldfield, inizia a sperimentare con i
sintetizzatori. A contatto con musicisti del calibro di
John Cage, Steve Lacy, Don Cherry, Derek Bailey
e altri ancora, lo stile e la visione musicale di Paolo
si aprono verso nuovi orizzonti. Ritorna in Italia per
dare vita a quella che probabilmente è la più creativa
band italiana, gli Area dove assieme a Patrizio
Fariselli è il principale compositore. Con Demetrio
Stratos e gli Area scrive alcune tra le pagine più importanti
della nuova musica e la sua conoscenza delle
tecnologie lo porta a ricoprire il ruolo di produttore,
oltre che sessionman, della mitica etichetta Cramps
per artisti come Eugenio Finardi, Alberto Camerini,
Arti & Mestieri ecc.
Mentre con gli Area apre le nuove vie del rock progressivo,
continua la sua ricerca con l’elettronica
usando in studio e sul palco sintetizzatori all’avanguardia,
filtri e loops e collaborando allo svilupo di
macchine nuove e tecnologie inusuali (Caos n°2, con
gli Area, testimonia di un lungo cavo elettrico gettato
tra la folla e collegato al sintetizzatore, capace di
captare la resistenza dei corpi che toccavano con le
mani il medesimo e trascodificarla in suoni variabili).
Al culmine del successo con gli Area, la ricerca di “un
gusto superiore” della musica, della vita, della essenza
delle cose lo porta ad abbandonare i festival rock e la Gibson Les Paul (stramodificata, ovviamente) per percorrere
una lunga via spirituale che lo porta in un monastero
in India e poi alla dimensione di monaco. Per oltre 35 anni
Paolo vive lontano dal music businness senza però smettere
nè di suonare nè di ricercare. Oltre alla chitarra, al santoor,
alla mandhura, Tofani sente la necessità di esprimersi attraverso
uno strumento che lo rappresenti meglio e progetta,
in diverse incarnazioni, la tricanta veena, uno strumento a
tre manici che oggi è il suo strumento principale e del quale
esistono una versione acustica e una elettrica.
Real Essence è un album realizzato con la Tricanta Veena
acustica, registrato in India, nelle ore dense di spiritualità
che precedono l’alba. La musica di questo grande riotrno
di Paolo Tofani non è solo per amanti della musica indiana.
Come se Robbie Basho fosse vissuto in India, risente
di oriente e occidente. Una musica nuova, sincretica e profondamente
ricca di pace interiore, registrato con un suono
impressionante, da dimostrazione hi-fi, senza alcun trucco o
effetto elettronico, da Paolo stesso. Un album piacevolissimo
che ha incantato chiunque abbia avuto la fortuna di ascoltarlo.
Le note di copertina sono scritte da Greg Lake (King
Crimson, Emerson, Lake & Palmer) che ha voluto conoscere
Tofani in occasione del suo tour in Italia ed è rimasto profondamente
toccato da questo straordinario album e rendono
l’idea dell’importanza di questo lavoro:
This is a work of considerable quality. I am not knowledgeable about
Indian music, but even I can see that this is far more than just some hopeful
pretender. I very much like the deep, improvisational, almost free
approach and the music does communicate on an emotional level.
The playing of course is superb.
Greg Lake