Situato in un angolo particolarmente oscuro della scena italiana Prog, DAAL, un duo
composto da Alfio Costa (con un esercito di tastiere vintage e moderni) e
Davide Guidoni (un assortimento di batteria acustica ed elettronica / percussioni), oltre ad un grande assortimento di famosi ospiti ( quali Ettore Salati, Bobo Aiolfi, Tirill Mohn, Letizia Ricciardi), non potrebbe essere più lontano dai suoni tradizionali RPI. Invece, favoriscono un variegato mix di suono molto moderno suonato si con elettronica ma soprattutto con raffinatezza classica ed avant-garde. Questa è la loro quinta release dal 2009 ed è sicuramente il miglior lavoro della band che offre classsicamente riferimenti alla Goblin o Daemonia ma anche all’avanguardia più scura (Porcupine Tree in testa). Prevalentemente strumentale, la sconcertante title track `Dances of the Drastic Navels' (un riferimento a diversi pezzi dai loro precedenti album) conferma che la band e la loro
musica continuano a crescere in statura e maturità con ogni album. Oggi producono una musica intricata e ricca, cercando di bilanciare il buio cupo con rassicurante luce, ed è una delle migliori uscite progressive italiano e mondiale del 2015.